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CAMBIAMENTI CLIMATICI: ALLARME ROSSO per il PIANETA

E’ appena uscito il nuovo rapporto dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) ed appare proprio come un “allarme rosso” per l’umanità: i cambiamenti climatici riguardano ogni regione del Pianeta, Italia compresa.

L’emergenza climatica sta per mettere a rischio l’equilibrio del nostro Pianeta, lo conferma nero su bianco l’ultimo, attesissimo Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC reso pubblico oggi.

Ce ne siamo resi conto anche qui in Italiaincendi, ondate di caldo eccezionali ed eventi meteo estremi si susseguono a un ritmo sempre più elevato e ci indicano quale potrebbe essere lo scenario drammatico che ci aspetta se il riscaldamento globale dovesse proseguire senza sosta.

Secondo Valérie Masson-Delmotte dell’IPCC: il cambiamento climatico sta già colpendo ogni singola regione del nostro Pianeta ed è incontrovertibile che le attività umane abbiano causato l’emergenza climatica in atto, rendendo sempre più estremi gli eventi meteo, incluse ondate di caldo, piogge e siccità più frequenti e intense. Nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di CO2 sono state le più elevate degli ultimi 2 milioni di anni e quelle dei principali gas serra le più alte degli ultimi 800.000 anni.

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha eguali negli ultimi 2.000 anni come possiamo vedere dal grafico sottostante.

Secondo gli scienziati infatti, le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane sono responsabili di circa 1,1°C di riscaldamento rispetto al periodo 1850-1900. A questi ritmi di riscaldamento globale, le ondate di calore diverrebbero più frequenti e intese, le stagioni calde sarebbero molto più lunghe e quelle fredde più brevi. Nello scenario peggiore, con un riscaldamento globale di 2°C, il caldo raggiungerebbe livelli difficilmente sopportabili per il corpo umano con effetti devastanti sulla salute e sull’agricoltura.

Da non dimenticare poi l’importante riduzione che stanno subendo i ghiacciai alpini la cui superficie si è ridotta del 50% nell’ultimo secolo. Venendo meno queste fondamentali risorse naturali svanirebbe il loro contributo ai torrenti alpini e ai fiumi della Pianura Padana (compreso il Po) con significative conseguenze sul rifornimento idrico per la popolazione e per le attività economiche, a cominciare soprattutto dall’agricoltura.

 

CAMBIAMENTI CLIMATICI